Chi era Raffaele Pezzuti
Nel 1994 Raffaele Pezzuti (1972-2002) si diploma a pieni voti all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Vuole vivere facendo l’unica cosa che ama veramente: dipingere. Inizia così per lui, come per tanti altri giovani che escono dall’Accademia, il difficile percorso per trasformare la passione in un lavoro.
Da una parte i primi contatti con gallerie, collezionisti e critici, dall’altra il compito di portare a maturazione il proprio linguaggio pittorico.
A ventisette anni si trasferisce a Milano e la sua vita diventa ancora più dura. Lavorare di giorno e dipingere di notte, ma Raffaele è tenace e motivato. A trent’anni, dopo le iniziali difficoltà, Raffaele raggiunge uno stile maturo e personale.
Cominciano le prime richieste dalle gallerie e anche la sua vita privata sembra conquistare un sereno equilibrio. A questo punto avviene l’impensabile, un tragico evento. Un atto di violenza pone fine alla vita di Raffaele e alla sua avventura artistica. Raffaele era napoletano.
A Napoli ha imparato a dipingere. Tuttavia da questa città è stato costretto ad andare via, per la mancanza di opportunità.