Premio Raffaele Pezzuti per l’Arte, seconda edizione

 

Il Premio Raffaele Pezzuti per l’Arte” è un concorso riservato a giovani talenti dell’arte visiva agli esordi e dedicato alla memoria di Raffaele Pezzuti, giovane artista napoletano morto in circostanze tragiche nel 2002. Lo spirito con cui è nato il Premio è quello di creare un modello per combattere alla radice le occasioni che conducono molti giovani della città a fuggire da Napoli o ad entrare in contatto con la criminalità. La creatività, in qualunque forma essa si manifesti, è l’unica” arma” con cui respingere a priori la violenza diffusa sul territorio.

 

La vincitrice della 2a Edizione – “Napoli nuovo crocevia”

La vincitrice della seconda edizione del Premio Pezzuti sul tema “Napoli nuovo crocevia” è Cristina Burns, nata a Rota (Spagna) 1982.

Il tema
La storia di Napoli è, fin dalla sua fondazione greca, storia di popoli, di culture, di tradizioni e linguaggi diversi che si sono mescolati e vicendevolmente arricchiti nei secoli. Ancora oggi questa città si avvale dell’apporto di uomini di diversa provenienza che, vivendoci, la arricchiscono con le proprie personali storie fatte di ricordi, tradizioni ed esperienze vissute. Nella storia di Napoli c’è così un’attitudine all’incontro con la diversità che è parte dell’identità stessa del Mediterraneo. Proprio per la sua varietà, Napoli è una città davvero unica: è un “crocevia”. L’impressione che offre a chi la visita, è quella di una città che cambia a seconda del punto di vista dal quale la si osserva.

Cristina Burns (Rota, Spagna, 1982) “Stratificazioni Antropologiche”, 2017

L’opera “Stratificazioni Antropologiche” nasce dall’osservazione di una Napoli multietnica, una città fatta di storia che è stata fondamentale nella crescita e nello scambio culturale dei popoli nei secoli.
La scena è ambientata in un mercato, luogo di incontro di culture ed etnie diverse, dove figure evanescenti si accavallano come lo scorrere del tempo e si ancorano ai luoghi indissolubilmente. Una zebra proveniente dalla culla della civiltà è illuminata da lanterne cinesi, “I Corridori” in bronzo che calcano un vecchio pavimento romano osservano lo spettatore come presenze che donano alla scena un’aura quasi mistica. L’interazione tra questi elementi regna in una Napoli in continua evoluzione che mantiene forte la sua identità, la sua anima, in cui culture, popoli, storia e innovazione si stratificano l’uno sull’altra diventando parte di un’unica realtà che nei secoli ha stregato milioni di persone.

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